Le Vie della Maschera

L’Incanto della Maschera

L’Incanto della Maschera aveva per obiettivo quello di inquadrare la cultura della Grecia classica, e in particolare il teatro e il suo concetto di metamorfosi dell’attore, da una prospettiva antropologica.

In questo modo il mondo greco, la sua immensa arte, la sua cultura, il suo teatro perdono quella pretesa di essere qualcosa di straordinario, di unico e d’irripetibile verificatosi una sola volta nella storia dell’Umanità e acquistano invece connessioni capaci di renderli molto più comprensi bili. Questa etichetta di unicum assoluto ha danneggiato la cultura greca relegando ciò che è antico nell’ambito dell’ineguagliabile ma anche del banale e dello stereotipo. libro-incanto-della-maschera

L’Occidente ha fondato le più erronee pretese di centralità culturale basandosi su concetti di eccezionalità della propria arte, della propria religione, dei propri modelli sociali. Questo è stato l’alibi (i veri motivi, naturalmente, sono sempre stati di ordine economico) con cui ha tentato di schiacciare ogni civiltà diversa. E continua a farlo.

In realtà, dietro ad ogni forma di teatro c’è il bisogno di conoscere la propria cultura, le proprie origini, la propria storia; il bisogno di ripetere domande agli spiriti e agli antenati per sapere, per capire, per tramandare identità. Il bisogno di quella conoscenza che viene non dall’aver letto una storia in un libro, bensì dall’emozione per aver visto dal vivo accadere qualcosa e dall’aver pianto, riso, partecipato con tutti i cinque sensi.

Questo è quanto sosteneva Aristotele, e tuttavia si adatta perfettamente a descrivere la percezione che, nelle cosiddette “società primitive”, si ha dell’evento teatrale e lo stretto legame che in esse si riscontra tra visione e conoscenza.

Ciò rende una cultura scomparsa, come quella dell’antica Grecia, ancora più grande, vicina e comprensibile, proprio attraverso l’approccio non con quelle culture che pretendono di essere sue eredi, ma con ciò che la presunzione e l’ego- centrismo dell’Occidente hanno etichettato come “altro”, “lontano” o addirittura “primitivo”. Il Teatro, e prima di esso il Rito, è un bisogno del bambino come dell’uomo, e l’Antropologia può aiutarci a capire ciò che sta dietro a ogni sua espressione.